137 research outputs found

    Normes et brevets dans les TIC : une coexistence nécessaire mais sous tension

    No full text
    International audienceDe jure standardization on the one hand and patents on the other hand are both crucial mechanisms for innovation development. For many years, their relationship in telecommunication committee is essential, in order to construct interoperability and mobile standards. The aim of this paper is to show the tense relations between standards and patents. We put in light the whole behavior of private actors, and the strategic use of IP in standards. We focus on legal behavior on FRAND conditions, and the use of injunctive reliefs.Les normes et les brevets sont tous les deux des dispositifs essentiels du développement des innovations. Depuis plusieurs décennies, leur rapprochement au sein des comités de normalisation en matière de télécommunications est devenu crucial pour la construction de normes d'inter opérabilité et de téléphonie mobile. L'objectif de cet article est de montrer que ces liens complémentaires sont sous tension. Nous explorons l'ensemble des comportements mis en lumière dans la littérature autour de l'usage stratégique dans les normes et nous portons notre attention sur les comportements juridiques autour des conditions FRAND exercés de nos jours par certains industriels, en utilisant le levier des injonctions

    Standards Setting Processes in ICT: The Negotiations Approach

    Get PDF
    ICT, negotiation, standards

    Lo specchio magico di Ingres. Riflessioni sul tema della “alterità” psicologica in alcuni ritratti femminili del pittore di Montauban

    Get PDF
    Fra i numerosi ritratti femminili eseguiti da Jean-Auguste-Dominique Ingres, ve ne sono alcuni caratterizzati dalla presenza di uno specchio, grande ed enigmatico, collocato immediatamente dietro la figura: il Ritratto di Madame de Senonnes, realizzato a Roma fra il 1814 e il 1816; il Ritratto della Viscontessa d'Haussonville, del 1845; infine il Ritratto di Madame Moitessier, iniziato nel 1844, ma poi abbandonato e quindi ripreso e portato a termine nel 1856. Definiti da Emilio Radius «riflessi di riflessi», questi ritratti ci riportano non solo all'effigie e all'abbigliamento straordinario delle donne raffigurate, contesse e dame alto-borghesi, ma indirettamente anche a quell'ideale di bellezza incorrotta che animò la ricerca artistica dell'autore. In un gioco sottile di rimandi, essi ci appaiono come celebrazioni di una ''pittura assoluta'', che si sostituisce al reale, ancor prima che immagini fedeli dei personaggi rappresentati. In tal senso, l'analisi di un elemento solo apparentemente secondario come lo specchio, da sempre concepito nella pittura occidentale come simbolo o mezzo per moltiplicare lo spazio, ma anche suggerire prospettive inquietanti e misteriose, può condurci attraverso un percorso emblematico
    • …
    corecore